Descrizione
L’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, attivo dal 1990, è un insieme di 6 itinerari all’aperto, musei, poli didattici e manufatti storici che permettono di conoscere la Montagna Pistoiese attraverso i segni che il rapporto fra uomo e ambiente ha lasciato durante secoli di storia.
Un ambiente essenziale, dove l’acqua e il bosco hanno fornito materia prima ed energia, utilizzata dagli abitanti per impianti produttivi semplici e ingegnosi: ferriere, ghiacciaie, molini.
Il 22 novembre 2011 è nata l’Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese che gestisce tutto il sistema e ha sede in Palazzo Achilli, Piazzetta Achilli 7, Gavinana (PT).L’ecomuseo organizza laboratori didattici con personale qualificato, frequentati da circa 2000 studenti e ospita numerosi visitatori per un totale complessivo di circa 8000 presenze all’anno.
Come accenato prima l'ecomuseo si compone di itinerari, se ne contano ben 6, tutti diversi tra loro in quanto seguano percorsi diversi co ntematiche distanziate, diseguito li descriveremo brevemente, vi rimandiamo al sito allegato a questa scheda per maggiori informazioni:
Palazzo Achilli
Palazzo Achilli, punto informativo centrale dell’Ecomuseo, deve il suo nome al ricco commerciante romano Filippo Achilli che nel Settecento acquistò l’antica struttura, già del Principe di Piombino Ludovico Appiani, e provvide ad ampliarla e in parte a ricostruirla. Restaurato a cura della Provincia di Pistoia nel 2005, è sede di esposizioni temporanee volte ad approfondire vari argomenti legati alla storia della Montagna e organizza regolarmente laboratori didattici per adulti e bambini.
Il Ghiaccio
L’itinerario del ghiaccio permette di ripercorrere la storia della produzione del ghiaccio naturale, sviluppatasi nella Montagna Pistoiese dalla fine del ‘700 ai primi decenni del ‘900, che aveva il suo asse principale nella Valle del Reno.
Itinerario appartenente all’Ecomuseo fin dalla sua nascita nel 1988.
Il Ferro
La lavorazione del ferro è sempre stata di importanza vitale, per la costruzione di armi e di attrezzi per l’agricoltura e l’edilizia. In Toscana la presenza di minerale ferroso in grande abbondanza sull’Isola d’Elba ha consentito lo sviluppo di una civiltà del ferro, nata con gli Etruschi e sviluppatasi poi durante i secoli, fino a interessare tutta la regione.
L’itinerario del ferro racconta la storia della siderurgia in epoca tardo medievale e pre-industriale presente sulla Montagna Pistoiese almeno dal XIV secolo; dal 1543, grazie a Cosimo I de’ Medici, la zona divenne primo polo siderurgico del Granducato di Toscana.
La montagna, con i suoi fitti boschi e l’abbondanza di acqua, era infatti ricca di energia naturale e garantiva la forza motrice e il combustibile per gli antichi opifici di lavorazione del ferro.
La Natura
L’itinerario naturalistico valorizza le specie botaniche e forestali tipiche dell’Appennino Pistoiese e documenta la presenza dell’uomo fin dall’età preistorica.
L' Arte Sacra
L’itinerario dell’arte sacra ha il suo fulcro nella Pieve di Popiglio, arricchita nel corso del XVI e XVII secolo di preziose opere d’arte barocca romana, donate come ex voto da una famiglia di popigliesi residenti a Roma, i Vannini. Inoltre è presente un organo realizzato nel XVII secolo dall’organaro pontificio Giuseppe Testa.
La Vita Quotidiana
Permette di confrontare le abitudini di vita odierna con quelle dei nostri predecessori, evidenziando come nell’arco di pochi decenni sia radicalmente mutato il nostro rapporto con il lavoro e con l’ambiente.
La Pietra
Un percorso a ritroso nella storia della montagna che porta il visitatore a camminare lungo il tracciato medievale della Via Francesca della Sambuca, partendo da Pavana fino a Sambuca Castello, antico borgo medievale fortificato e recentemente restaurato. Su molte abitazioni della zona sono visibili antiche maschere scolpite nella pietra legate a ritualità magiche.
Agosto e 1° settembre – sabato e domenica e 15/08 dalle 15.30 alle 18.30 (ritrovo al sito di Glozano).
Un ambiente essenziale, dove l’acqua e il bosco hanno fornito materia prima ed energia, utilizzata dagli abitanti per impianti produttivi semplici e ingegnosi: ferriere, ghiacciaie, molini.
Il 22 novembre 2011 è nata l’Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese che gestisce tutto il sistema e ha sede in Palazzo Achilli, Piazzetta Achilli 7, Gavinana (PT).L’ecomuseo organizza laboratori didattici con personale qualificato, frequentati da circa 2000 studenti e ospita numerosi visitatori per un totale complessivo di circa 8000 presenze all’anno.
Come accenato prima l'ecomuseo si compone di itinerari, se ne contano ben 6, tutti diversi tra loro in quanto seguano percorsi diversi co ntematiche distanziate, diseguito li descriveremo brevemente, vi rimandiamo al sito allegato a questa scheda per maggiori informazioni:
Palazzo Achilli
Palazzo Achilli, punto informativo centrale dell’Ecomuseo, deve il suo nome al ricco commerciante romano Filippo Achilli che nel Settecento acquistò l’antica struttura, già del Principe di Piombino Ludovico Appiani, e provvide ad ampliarla e in parte a ricostruirla. Restaurato a cura della Provincia di Pistoia nel 2005, è sede di esposizioni temporanee volte ad approfondire vari argomenti legati alla storia della Montagna e organizza regolarmente laboratori didattici per adulti e bambini.
Il Ghiaccio
L’itinerario del ghiaccio permette di ripercorrere la storia della produzione del ghiaccio naturale, sviluppatasi nella Montagna Pistoiese dalla fine del ‘700 ai primi decenni del ‘900, che aveva il suo asse principale nella Valle del Reno.
Itinerario appartenente all’Ecomuseo fin dalla sua nascita nel 1988.
Il Ferro
La lavorazione del ferro è sempre stata di importanza vitale, per la costruzione di armi e di attrezzi per l’agricoltura e l’edilizia. In Toscana la presenza di minerale ferroso in grande abbondanza sull’Isola d’Elba ha consentito lo sviluppo di una civiltà del ferro, nata con gli Etruschi e sviluppatasi poi durante i secoli, fino a interessare tutta la regione.
L’itinerario del ferro racconta la storia della siderurgia in epoca tardo medievale e pre-industriale presente sulla Montagna Pistoiese almeno dal XIV secolo; dal 1543, grazie a Cosimo I de’ Medici, la zona divenne primo polo siderurgico del Granducato di Toscana.
La montagna, con i suoi fitti boschi e l’abbondanza di acqua, era infatti ricca di energia naturale e garantiva la forza motrice e il combustibile per gli antichi opifici di lavorazione del ferro.
La Natura
L’itinerario naturalistico valorizza le specie botaniche e forestali tipiche dell’Appennino Pistoiese e documenta la presenza dell’uomo fin dall’età preistorica.
L' Arte Sacra
L’itinerario dell’arte sacra ha il suo fulcro nella Pieve di Popiglio, arricchita nel corso del XVI e XVII secolo di preziose opere d’arte barocca romana, donate come ex voto da una famiglia di popigliesi residenti a Roma, i Vannini. Inoltre è presente un organo realizzato nel XVII secolo dall’organaro pontificio Giuseppe Testa.
La Vita Quotidiana
Permette di confrontare le abitudini di vita odierna con quelle dei nostri predecessori, evidenziando come nell’arco di pochi decenni sia radicalmente mutato il nostro rapporto con il lavoro e con l’ambiente.
La Pietra
Un percorso a ritroso nella storia della montagna che porta il visitatore a camminare lungo il tracciato medievale della Via Francesca della Sambuca, partendo da Pavana fino a Sambuca Castello, antico borgo medievale fortificato e recentemente restaurato. Su molte abitazioni della zona sono visibili antiche maschere scolpite nella pietra legate a ritualità magiche.
Agosto e 1° settembre – sabato e domenica e 15/08 dalle 15.30 alle 18.30 (ritrovo al sito di Glozano).
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Piazzetta Achilli, 7 - 51028 Gavinana (PT) |
Telefono | 800974102 - 0573638025 |
ecomuseopt@gmail.com | |
Web | http://www.ecomuseopt.it/ (Apre il link in una nuova scheda) |
Mappa
Indirizzo: Piazza Achilli, 7, 51028 Gavinana PT, Italia
Coordinate: 44°3'23,5''N 10°49'15,5''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
Per informazioni sugli accessi contattare i numeri telefonici dell'Ecomuseo o visita il sito Ecomuseo Montagna Pistoiese